Non molti conoscono gli innumerevoli utilizzi dell’acido citrico, anche perché non tutti sanno cos’è e dove si potrebbe trovare. L’acido citrico riesce a sostituire molti prodotti tradizionalmente acquistati, i quali però possono contenere sostanze inquinanti per l’ambiente, ecco perché l’utilizzo dell’acido citrico è da incentivare.

Cos’è l’acido citrico?

L’acido citrico è un acido che si trova nella frutta, principalmente negli agrumi come il limone (ne contiene fino al 3-4%) e l’arancia (1%), ma si può trovare anche in minime concentrazioni anche nei funghi, nel vino, nel latte e persino nella legna.

È un additivo alimentare (E330) usato, anche nei prodotti bio, come correttore di acidità in molti prodotti di utilizzo quotidiano: passata di pomodoro, succhi di frutta e marmellate.

Dove trovarlo?

Nei negozi si trova sotto forma di sale, è inodore e facilmente solubile in acqua.

Si può trovare in negozi biologici, ma spesso le confezioni sono piccole, ecco perché sarebbe meglio comprarlo sfuso  e magari con uno sconto del 10% per i soci del Faggio.

Se vi dovesse servire in grandi quantità, lo potete acquistare anche presso enoteche o negozi di agraria.

Come utilizzare l’acido citrico?

Per eliminare il calcare – è ottimo su tutte le superfici dove potrebbe ristagnare dell’acqua (sanitari, lavandini, bicchieri, caraffe..), basta sciogliere i granuli in acqua e metterla in uno spruzzino e utilizzarlo come useremmo un prodotto anticalcare qualsiasi, lasciare agire, trattare e risciacquare. Per l’acqua dura si dovrà creare una soluzione al 20%, mentre per chi vive in zone con acqua meno dura potrebbe bastare una soluzione al 10-15%.

Come “ammorbidente” – con la stessa concentrazione del 20% – può essere versato nella vaschetta solitamente dedicata all’ammorbidente, non per rendere profumati e morbidi i capi, ma per neutralizzare l’alcalinità del detersivo utilizzato per lavare.

Utilizzando in questa maniera l’acido citrico, si allunga la vita alla lavatrice, perché viene effettuato un ciclo di anticalcare incluso.

Adoperandolo per pulire il water basta mettere direttamente nell’acqua un cucchiaio di acido citrico e uno di bicarbonato, lasciate agire e poi spazzolare.

Per sturare i lavandini, allo stesso modo, è ottimo per una pulizia profonda: 1 bicchiere di soluzione di acqua e acido citrico al 20% e mezzo bicchiere di bicarbonato lasciati nel tubo dello scarico ad agire fra di loro creando effervescenza.

Quelli che abbiamo appena elencato sono solo alcuni degli usi dell’acido citrico, provati e confermati da noi, ma in verità se ne possono provare molti altri: come brillantante in lavastoviglie, come tonico per la pelle, balsamo capelli o deodorante.

I vantaggi del suo utilizzo

L’acido citrico è inodore, non brucia sulle mani (in presenza di tagli è meglio tuttavia usare i guanti), è un prodotto sicuro per i bambini perché anche se dovessero toccarlo e portarlo alla bocca non è nocivo e per ultimo, ma non per importanza, è più ecocompatibile di tutti i prodotti più conosciuti, anche dell’aceto!

Aceto e acido citrico sono entrambi degli acidi e sciolgono entrambi il carbonato di calcio (calcare), ma gli studi di biodegradabilità hanno dimostrato che l’acido citrico è molto meno tossico dell’acido acetico.

Per ulteriori dubbi che potreste avere, vi rimandiamo al forum di Fabrizio Zago, chimico.