Oggi vi presentiamo un articolo con alcune semplici ricette con il timo e su come prendersi cura della pianta.

Caratteristiche

Il timo è una pianta spontanea della zona mediterranea, predilige le zone aride e completamente esposte al sole, ma ha anche una buona resistenza al freddo, essendo un arbusto perenne sempreverde.

Ne esistono di molte varietà che si differenziano per intensità, tipo di profumo e per colorazione della fioritura, ma alcune caratteristiche sono comuni: il timo non supera i 50cm di altezza e ha un portamento strisciante; le sue foglie, piccolissime e opposte, hanno un colore che varia dal verde al grigio con sfumature azzurrognole.

Quando potare e raccogliere

Per il timo sono necessarie due potature regolari annue: poco prima dell’inizio della primavera, verso marzo, è necessario un taglio per far irrobustire la pianta e rinnovarla, mentre la seconda potatura avviene dopo la fioritura, verso settembre, per eliminare gli steli fioriti e ormai secchi.

Durante l’anno, in base al bisogno di timo fresco, si possono cogliere i rametti senza danneggiare la pianta, avendo cura di non effettuare tagli troppo drastici prima dell’inverno.

Per essiccare i rametti di timo, si possono raccogliere in primavera, in una mattina con il tempo asciutto, quindi aspettando che la rugiada si sia asciugata.

Ricette facili con il timo

La prima ricetta è un semplice pediluvio rilassante per i piedi: mettete a bollire 1 litro di acqua insieme a un abbondante mazzetto di timo per 10 minuti, filtrate e aggiungete al decotto altra acqua fino a portare il preparato alla temperatura ideale. Immergete i piedi e rilassatevi per 15 minuti. Se aveste bisogno di ammorbidire la pelle potreste aggiungere un pizzico di sale e poi risciacquare i piedi con dell’acqua fredda.

Una preparazione classica per poter degustare il profumo e sapore inebriante del timo è quella dell’infuso. Portate a bollore l’acqua necessaria e buttate i rametti di timo poco prima di spegnere il fuoco. Solitamente si utilizzano 20g per litro d’acqua. Si lasciano i rametti in infusione per 3 minuti per poi filtrare; i rametti si possono legare insieme con dello spago così da rendere più facile l’estrazione del timo.

Dalla precedente ricetta, solo in dose più concentrata, si possono ricavare prodotti per usi diversi:

– un liquido per fare dei gargarismi quando sentiamo la gola irritata o per combattere l’alito cattivo, lasciando raffreddare l’infuso prima dell’uso;

– tenendolo caldo invece si potrà usare in caso di congestione nasale per fare delle inalazioni, coprendovi la testa con un asciugamano e respirando per 5 minuti. Questo metodo può essere usato anche prima di iniziare una pulizia del viso casalinga per allargare i pori.

L’ultima delle ricette con il timo è in vecchio stile, ora non più in voga, ma era una delle ricette “della nonna” ossia il latte caldo al timo. Portate una tazza di latte ad ebollizione, spegnete il fuoco e aggiungete 2 rametti di timo fresco, lasciate in infusione 3 minuti e poi filtrate. Dolcificate con del miele e gustate la tisana, che è ottima anche in caso di mal di gola.