Agli inizi del Novecento esisteva una linea tranviaria che collegava le città Como-Erba-Lecco; oggi tra i Comuni di Tavernerio e Como rimane l’antica via del tram Solzago-Camnago, interamente pedonale e ciclabile.

Cronologia della linea tranviaria

Nel 1907 la SATEC (Società Anonima Trams Elettrici Comensi) fu incaricata di realizzare alcune linee extraurbane per collegare il capoluogo con i popolosi centri abitati limitrofi, tra i quali Erba.

La linea Como-Erba fu inaugurata nel maggio 1912 e divenne subito operativa. Fin dall’inizio si pensò a un prolungamento fino a Lecco, ma la mancanza di fondi fece slittare il tutto a dopo la fine della Grande Guerra. La seconda tratta Erba-Lecco fu inaugurata nel 1927 ed entrò in funzione nel 1928.

Nel secondo dopoguerra, la linea tranviaria non ebbe vita lunga a causa dell’obsolescenza degli impianti e, soprattutto, per la graduale sostituzione da sistemi su rotaia a nuove linee filoviarie e automobilistiche, ritenute più economiche e più confortevoli. Nel luglio 1955 la tratta Erba-Lecco chiuse e nel settembre dello stesso anno anche la Como-Erba cessò di esistere.

La percorrenza oggi

La via del tram tra Solzago e Camnago è l’unico tratto dell’antica via tranviaria, ancora percorribile a piedi o in bicicletta, che non sia stato asfaltato e reso strada carrozzabile per mezzi a motore.

Questo percorso è molto piacevole per la sua pendenza costante che non lo rendono mai impegnativo, per la presenza di alberi che lo ombreggiano in estate e per la sua esposizione a sud, che d’inverno rende piacevole la passeggiata baciata dal sole.

La via del tram può essere percorsa in entrambi i sensi ed è lunga 2km; si imbocca da Solzago (frazione di Tavernerio) alla fine di via Raffaello, oppure dalla frazione comasca di Camnago Volta, dal parcheggio posizionato tra via della Pila e via Elio Zampiero, al lato della chiesa di Santa Cecilia.

Il Cosia e la sua valle

Da qualche anno i comuni di Albese con Cassano, Tavernerio e Como si sono uniti per il progetto comunitario del PLIS (Parco Locale d’Interesse Sovracomunale) Valle Cosia per poter salvaguardare, gestire e valorizzare gli aspetti naturalistici di questa zona. Il punto più occidentale di accesso alla valle del Cosia è proprio l’imbocco della via del tram Solzago-Camnago e lungo il percorso ci sono altri sentieri segnalati che portano sui versanti della montagna.

Il Cosia nasce da diverse sorgenti situate nella parte meridionale del Monte Bollettone e si getta nel lago di Como dopo aver attraversato buona parte del capoluogo. Nelle varie ere preistoriche questa zona è stata modellata dalla presenza del mare prima e dei ghiacciai poi, oltre che dello stesso Cosia, che ha plasmato le forme della valle nella quale scorre.

Nel 1955 il ponte che univa le frazioni di Camnago e Solzago, consentendo il superamento del torrente e della gola da esso formato, crollò. Il corso d’acqua, in quel punto, fa un salto e forma la cosiddetta “cascata dei bottini”. Il 9 giugno 2002 fu inaugurato il nuovo “ponte dei bottini” grazie a un accordo tra i Comuni di Como, di Tavernerio e l’associazione “La città possibile”, con l’intervento di alcuni sponsor privati.

È utilizzato il termine “bottini” per la presenza di caratteristiche vasche naturali in roccia generatesi dalla erosione delle acque.

Lungo il torrente che scende da Ponzate si sommano due fattori: il torrente scorre parallelo alla massima pendenza degli strati e queste particolari vasche levigate sono create dall’erosione esercitata sulle rocce del letto del torrente dal moto di sabbie e ghiaie trasportate dalla corrente.

Nella parte bassa della valle, in direzione di Ravanera, queste forme di erosione assumono dimensioni più consistenti. Si osservano degli esempi di “marmitte dei giganti”, ovvero vasche e conche in roccia con pareti dal tipico aspetto levigato, generate dal moto vorticoso delle acque di scioglimento glaciale (risalenti quindi al periodo glaciale, in cui la valle del torrente Cosia era colmata di ghiacci), ricche di sedimento grossolano.

In questo settore la roccia che si vede affiorare lungo le incisioni dei torrenti ed in alcuni tratti a lato del sentiero è costituita dalla Maiolica, che trae la propria denominazione dalla tipica colorazione biancastra e aspetto compatto, elementi che richiamano l’aspetto delle porcellane.

 

Una piacevolissima passeggiata, che ha fatto riscoprire ai locali questa zona e che permette un possibile accesso non motorizzato alla città di Como per i pendolari: la via del tram Solzago-Camnago è ancora oggi in perfette condizioni, costantemente utilizzata da famiglie, proprietari di cani o da chi semplicemente vuole godersi le panchine e i tavoli da picnic che si possono trovare lungo il tragitto.

 

Un grande ringraziamento va a Paolo Dal Negro per le informazioni geologiche della zona.