Ieri, sabato 28 marzo, si sarebbe tenuta l’ultima gita della rassegna “A spasso col Faggio”. Per non sentirci troppo lontani, vi proponiamo una descrizione della chiesa di Santa Maria di Loreto ad Albavilla (CO). In un prossimo futuro potremo ricominciare a uscire ed esplorare le nostre splendide zone, così ricche di storia e fascino.

La chiesa Santa Maria di Loreto o San Bartolomeo al bosco si trova nella frazione albavillese di Molena, in posizione poco più elevata rispetto al centro abitato.

La storia della Madonna di Loreto

La sua costruzione è stata datata al XII secolo, con la prima citazione alla fine del Duecento per la prima volta nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. A quel tempo la chiesa era dedicata a San Bartolomeo, il santo patrono della famiglia Parravicini grazie alla quale la chiesa è stata fondata. Il cambio di dedicazione avvenne tra il XVI e il XVII secolo, a seguito del Concilio di Trento, in quanto si cercava di dare più impulsi alla devozione della Madonna, ecco perché divenne “Santa Maria di Loreto”.

Durante i secoli venne rimaneggiata e il suo aspetto venne modificato tanto da perdere una delle due absidi di stile romanico. Durante la visita di San Carlo Borromeo la chiesa era in un così cattivo stato di conservazione che il cardinale diede delle direttive per la ristrutturazione.
Purtroppo l’intervento non servì a molto, perché negli anni successivi il degrado peggiorò a tal punto che, nel 1707, il Vescovo ne ordinò la chiusura al culto.

I restauri nel corso degli anni

Il suo stato di abbandono durò fino al secolo scorso, quando si decise di effettuare alcuni lavori di restauro. Innanzitutto si cercò di restituire all’edificio lo stile romanico che ne caratterizzava gli esterni e quindi si modificarono le pareti con delle pietre a vista, si stabilizzò l’unica abside rimasta e si dovettero murare le monofore. Una grossa modifica fu la costruzione del campanile a vela che rimane tra il corpo principale della chiesa e la sacrestia.

I restauri del 1979-1980 portarono in luce un ciclo di affreschi nella zona absidale: sono ritratti Sant’Antonio da Padova, la Madonna di Loreto con lo stemma dei Frigerio (committenti del ciclo) e San Bartolomeo con un coltello in mano, suo simbolo del martirio in quanto venne scuoiato.
Nella volta risalta la colomba dello Spirito Santo circondata da cherubini.
Tutto il ciclo è stato datato al 1657, ma purtroppo l’artista è ancora ignoto.

Sulla parete sinistra dell’unica aula sono stati collocati dipinti più antichi, databili alla fine del XV secolo, staccati nel 2003 dalla corte del colombaio a Molena: rappresentano Sant’Apollonia e la Madonna con Bambino e San Bernardino.

Esternamente si possono notare due corpi che fuoriescono dall’edificio principale: la sacrestia e l’ossario con all’interno una scultura della Pietà.