Nel Comune di Magreglio (CO) esiste, sul colle del Ghisallo, a pochi metri del Santuario della Madonna, un museo dedicato alla storia del ciclismo e alla bicicletta.

Secondo la leggenda Ghisallo fu un uomo esistito in epoca medioevale, che proprio in quel luogo venne assalito da dei briganti e fece voto alla Madonna di costruire una chiesa in suo onore se si fosse salvato.

Questo colle è molto conosciuto tra i cicloamatori, visto che la salita dal versante nord con partenza a Bellagio viene tradizionalmente percorsa dal Giro di Lombardia e alcune volte inclusa anche nel Giro d’Italia. Noi stessi abbiamo percorso la durissima salita, che in 8,5 km copre i 470 metri di dislivello che separano Bellagio dal Ghisallo. Non inganni tuttavia la modesta pendenza media del 5,5%, poiché i tre chilometri centrali dell’ascesa sono sostanzialmente pianeggianti e presentano addirittura alcuni tratti in forte discesa.

Il Ghisallo è una meta venerata da tutti i ciclisti, in quanto la Madonna del Ghisallo è stata proclamata patrona universale dei ciclisti nel 1949 dal papa Pio XII, su richiesta dell’allora parroco Don Ermelindo Viganò. La tanto adorata Madonna è sotto forma di quadro, il quale si trova all’interno del Santuario del XVII secolo.

Durante il Novecento molti campioni, italiani e stranieri, del ciclismo iniziarono a donare propri cimeli al Santuario del Ghisallo: tra questi vi sono ad esempio le biciclette usate da Coppi e Bartali durante il Tour de France e diverse maglie rosa, gialle e iridate.

Negli anni Novanta questi cimeli iniziarono a essere molto numerosi da non trovare più spazio nella piccola chiesetta e si iniziò a ideare il progetto di un museo da poter erigere al fianco del Santuario sviluppando una nuova raccolta, curando la conservazione di cimeli e la divulgazione di questo sport in Europa e nel mondo.

Nel 2000 la fondazione “Museo del Ghisallo- Madonna del Ghisallo” organizzò una staffetta, con alcuni campioni del ciclismo, dal Santuario al Vaticano per consegnare una fiaccola al papa Giovanni Paolo II.

Il 31 maggio 2006 Papa Benedetto XVI ha dato in Vaticano la benedizione all’ultima pietra solennizzando l’atto finale della costruzione del museo. La pietra si può vedere nel salone centrale della struttura museale e reca il messaggio “Omnia Vincit Amor” (l’amore vince su ogni cosa).

Il 14 ottobre 2006, in occasione del Giro di Lombardia, il museo viene inaugurato in presenza di Fiorenzo Magni, il “leone delle Fiandre”, il quale fu presidente del comitato per la realizzazione del museo.

Nel piazzale a lato del Santuario si trova il “Monumento al ciclista” realizzata da Elio Ponti, scultore di Tavernerio (CO). La statua rappresenta i due ciclisti italiani forse più iconici di tutti i tempi, ovvero Fausto Coppi e Gino Bartali.